Nel 1984, cinque amici decidono di organizzare un evento partendo da Pauillac. Come loro, questa maratona è all’insegna del buonumore, della convivialità e della celebrazione. È una vera maratona di 42.195 km che attraversa le grandi tenute vinicole (Mouton-Rothschild, Latour, Lafite-Rothschild, Beychevelle, Pichon, Lynch-Bages, Cos d’Estournel e tanti altri nelle denominazioni di Pauillac, Saint-Julien, Saint-Estèphe). Ma è soprattutto una maratona dove è obbligatorio vestirsi secondo un tema diverso ogni anno, una maratona dove i corridori possono degustare vini, mangiare entrecôte o ostriche durante la corsa, una maratona dove il pubblico festeggia con i corridori al ritmo delle 42 animazioni musicali che scandiscono la gara. La maratona del Médoc si tiene ogni anno in questa rinomata regione vinicola della Francia. Questa competizione annuale ha superato il suo impatto e il riconoscimento anno dopo anno ha permesso di partecipare a molti corridori di tutte le parti del mondo e quindi non c’è da stupirsi se ci sono giapponesi, inglesi, americani, tedeschi, francesi, italiani e tanti altri. La notorietà dell’evento interessa tuttavia oltre 55 paesi tra cui il Vietnam, Israele, le Filippine, le Barbados o la Malesia. Tutto ciò attesta l’evento come la seconda maratona in numero di partecipanti dalla Francia, alle spalle solo di quella competitiva di Parigi. Il limite degli atleti partecipanti è ufficialmente fissato a 8.500 (anche se di solito ce ne sono circa 9.500 sulla linea di partenza) e per ogni edizione si registrano sempre più domande di partecipazione. Anche se lo spirito della corsa è il divertimento ed il buon umore, più del 90% dei partecipanti tutti gli anni porta a termine la gara restando nel tempo limite di 6h e 30’.
E ad una manifestazione del genere non poteva mancare un rappresentante della ASD DRIBBLING BOLZANO: COLOMBI Sergio infatti chiude la sua “fatica” in 5h 24m 21sec., libero dal compito di Pacer cui è abituato ci racconta che anche lui non ha potuto sottrarsi al sacrificio del fermarsi ai ristori dove ostriche, carne alla brace, formaggio e chiaramente vino la facevano da padrone.
Complimenti e, hic, avanti cosi……………